Plasmare il futuro dei materiali blister

L’azienda invita a un’esclusiva “Open House” autunnale, che si terrà direttamente nella nostra sede Partena. Si tratta di un’occasione unica per vedere con i propri occhi le soluzioni più innovative nel blister packaging.

In cosa consiste l’evento

  • Tecnologia all’avanguardia: I partecipanti vedranno in azione due macchine, allestite specificamente per lavorare blister termoformati e blister CF. Potranno così scoprire le possibilità che l’azienda può offrire.
  • Test dal vivo: Sarà possibile assistere a dimostrazioni pratiche e testare i materiali dei principali produttori del settore, che saranno presenti per offrire supporto tecnico e rispondere a ogni domanda.
  • Innovazione e sostenibilità: I partecipanti scopriranno come il monomateriale e le soluzioni PVC-free possono migliorare l’impatto ambientale dei prodotti, senza sacrificare performance e sicurezza.
  • Tra innovazione e realtà, il nostro equilibrio: L’azienda esplora i materiali di domani senza perdere il contatto con quelli di oggi. Si parlerà di barriera all’umidità, barriera all’ossigeno e della qualità delle materie prime.

L’opportunità perfetta per incontrare i nostri esperti e i produttori, porre domande e trovare le soluzioni di packaging più adatte alle proprie esigenze.

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Partena e hyperMILL

Partena e hyperMILL

Automazione per l’evoluzione del blister packaging pharma

Nel cuore dell’eccellenza nel settore machinery per il medicale si trovano le due sedi di Partena S.p.A., azienda che fin dagli anni ’50 si è distinta per qualità e affidabilità nella fornitura di macchine speciali per il confezionamento farmaceutico.

Con hyperMILL, Partena ha abbandonato il tradizionale approccio “si è sempre fatto così”. L’integrazione delle funzionalità avanzate del pacchetto Automation ha permesso di eliminare numerose attività bordo macchina, passando a una programmazione CAM basata su feature e macro.

“Questo ha portato due vantaggi cruciali: qualità derivante dalla standardizzazione e riduzione drastica dei tempi di messa in macchina” racconta Paolo Querzoli.

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